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07/03/2012
Mafie di Casa Nostra
Venerdì 2 marzo alle 21 (per tutta la cittadinanza) e sabato 3 marzo alle 9 (per i giovani delle scuole), nel Gardaforum della BCC del Garda a Montichiari, si sono tenuti due appuntamenti sulla legalità nell’anno internazionale della cooperazione per sensibilizzare giovani e adulti sul tema della legalità, che riguarda tutti, in tutti i territori. Sono intervenuti sul tema Gianluca Faraone, amministratore delegato del Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Don Giacomo Panizza, prete bresciano fondatore di Comunità Progetto Sud e il procuratore antimafia Piero Luigi Vigna, moderati da Adriana Mori, presidente del Distretto Soci COOP Consumatori Nordest di Montichiari. Presenti anche il presidente della BCC del Garda Alessandro Azzi e il presidente di Cooperatives Europe Felice Scalvini.
 
Gli eventi sono stati voluti e organizzati dalla Consulta Soci Giovani della BCC del Garda, in concerto con i distretti di Montichiari e Castiglione di COOP Consumatori Nordest.
L’obiettivo è stato quello di far riflettere giovani e adulti sulle dinamiche che, anche nei nostri territori, rendono possibile l’annidarsi di varie forme di criminalità organizzata e, nel contempo, sui comportamenti che possiamo mettere in atto per ostacolare questa perniciosa presenza.
 
«In un periodo in cui sobrietà, serietà e assunzione di responsabilità da parte di tutti sono fondamentali per uscire insieme dalla crisi – ha affermato Nicola Piccinelli della Consulta Soci Giovani – è opportuno prendere coscienza di uno dei mali che  caratterizzano il nostro contesto socio-economico, diventando spesso fardello ed elemento inquinante per i territori, le attività ed il mercato a livello globale: le mafie. In questo incontro cercheremo di affrontarla dai vari punti di vista grazie all’intervento dei relatori, tutti provenienti da esperienze e contesti diversi».
«A mio parere – ha dichiarato Vigna – il maggior pericolo delle mafie che popolano, ormai, non solo le nostre regioni, ma anche altri Stati, dando così vita alla "globalizzazione" della criminalità, è la loro invasività nel tessuto economico del Paese. Il fatturato annuo di Cosa Nostra, ‘ndrangheta, Sacra Corona Unita e Camorra è valutato in circa 140-180 miliardi di euro. Parte di questo patrimonio viene impiegata per la creazione di imprese che producono beni leciti e che, esercitando una concorrenza sleale, pongono in crisi le imprese che operano nella legalità. Anche la crisi economica attuale agevola le mafie».